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ANIMA MUNDI
27 Settembre 2018 @ 20:30 - 22:00
INGRESSO LIBEROEvento Navigation
27 settembre, ore 20.30 – Bitonto, Cattedrale
L’ORCHESTRA DELLA CITTA’ METROPOLITANA DI BARI
INCONTRA IL TRAETTA OPERA FESTIVAL DI BITONTO
ANIMA MUNDI
Ludwig van BEETHOVEN Egmont Ouverture, op.84
Johannes BRAHMS Doppio concerto
per violino, violoncello e orchestra op.102
Vincenzo PERRONE Ave Maria
Wolfgang Amadeus MOZART Messa “dell’Incoronazione” in Do K.317
per soli, coro e orchestra
Coro Harmonia dell’Ateneo Barese – Bari maestro del coro Sergio Lella
Coro Incanto Armonico – Bari maestro del coro Bepi Speranza
Coro Jubilate – Conversano maestro del coro Donato Totaro
Alter Chorus – Molfetta maestro del coro Antonio Allegretta
Corale Polifonica “Michele Cantatore” – Ruvo di Puglia maestro del coro Angelo Anselmi
violino Francesco D’Orazio
violoncello Nicola Fiorino
soprano Gabriella Costa
mezzosoprano Loriana Castellano
tenore Francesco Toma
baritono Domenico Colaianni
Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari
direttore Vito Clemente
Può l’uomo andare oltre se stesso? La ricerca di un’anima “animatrice” del mondo ha sempre affascinato il pensiero e la ricerca artistica di ogni tempo. La musica, pura essenza, è diretta espressione dell’universale – per dirla con Schopenhauer – e nella sua rivelazione valica i confini dell’umano agire. Così il sacrificio eroico del conte di Egmont trova nelle musiche di scena di Beethoven ciò che lo stesso Goethe afferma di non essere riuscito a rendere a parole, condensando nella celebre Ouverture i sentimenti di patriottismo e dovere con le fragilità dell’uomo. Ai valori dell’amicizia e del fraterno affetto, Brahms dedica invece il Doppio concerto op. 102, attestazione di stima nei confronti di Joachim ed Hausmann, dedicatari e primi interpreti della composizione che rompe gli schemi del concerto solistico in un gesto di prorompente novità cui non mancano tuttavia celebri esempi proprio tra gli autori del presente programma. E l’andare oltre la forma è proprio la chiave per comprendere la ricchezza della Messa dell’incoronazione K 317 di un giovanissimo Mozart, cosciente dei primi dolori della vita e di una visione musicale più europea rispetto ai propri esordi. Il risultato, oltre le disquisizioni sull’occasione sacra o profana di composizione, è quello di un momento di elevazione che sfida le consuetudini ed i limiti della scrittura per trascendere la figura umana e dare senso e valore alla luce che ci accomuna tutti.